Quart dè lüna – Selvaggi Band

La Selvaggi Band si ispira alla canzone d’autore dialettale italiana, sia nelle sue forme più elevate che in quelle più guascone e scanzonate. Nelle loro canzoni si possono trovare riferimenti alla scuola milanese dei primi anni sessanta (Jannacci, Gaber, Svampa, Medici), ma anche alle più recenti forme della canzone dialettale dei bresciani Cinelli e dell’orobico Van De Sfroos. Piccoli episodi in forma di musica e parole, a costruire una storia che partendo dalla “Valle del ferro”, la Val Trompia, si spostano continuamente di latitudine per raccontare follie e romanticherie di personaggi e luoghi non sempre comuni.

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Album Credits:

Prodotto dalla Selvaggi Band. Musiche di Giovanni Pintossi. Arrangiamenti a cura della Selvaggi Band e di Enrico Mantovani (1.4.5.6.8.9). Registrato, mixato e masterizzato da Valerio Gaffurini e Paolo Costola (Mac Wave Studio, XTR Studio, Bs). Grafica di Armando Bolivar. *The Blue Angel (Anna Massie). Hanno suonato: Alberto Pavesi (batteria), Marco Foccoli (basso), Davide Boccardi (violino), Giovanni Pintossi (voce, chitarre, basso, mandolino, dobro, violino), Roberto Bettinsoli (chitarre, cori), Enrico Mantovani (chitarre e pedal steel), Stefano Grazioli (clarinetto, baghét e red pipe), Christian Guerra (sax), Doriano Zappa (trombone), Paolo Malacarne (tromba), Valerio Gaffurini (pianoforte, hammond, programming), Laura “Lalla” Domeneghini e Alessandro Ducoli (cori). Piccoli episodi quotidiani in forma di canzone, di musica e parole, a costruire una storia, che partendo dalle “valli alpine”, si spostano continuamente di latitudine per raccontare follie e romanticherie di personaggi e luoghi non sempre comuni. In questo succede proprio questo, e da Montenero in sudamerica, terra di missionari bresciani, ci si può ritrovare sulle Alpi con la stessa facilità con cui si può ascoltare una canzone. Un album lunatico? No... un album che appartiene alla luna!

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